Oggi ho deciso di mettermi gli occhiali da professorone, continuare a sistemarmeli sul naso mentre sistemo la mia giacca in tweed all’altezza delle toppe sui gomiti e provare a fare dell’ottima dietrologia sul personaggio più controverso (sic) della scena pop-rap italiana. Tra outfit, contratti e alberi genealogici il mio feed è tutto un pullulare di Achille Lauro, Lauro Achille e Achuro Lauille. Quindi, una mini ricostruzione su tutte le polemiche, delle belle ipotesi, un’analisi di strategia e poi magari il tutto invecchierà malissimo e sarà la prima di tante macchie in questo fantastico mondo che tutti noi conosciamo come… PAPER BOI.
🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑
PREVIOUSLY ON PAPER BOI:
Mi ero fatto questo viaggio della sigla - non sarò il primo a farlo, ma magari sarò l’ultimo - quindi lo ripropongo qua.
Forse vi ricorderete di Achille Lauro, il ragazzo che ha deciso di sovvertire lo status quo direttamente dal palco dell’Ariston e diventare un gigantesco cartellone pubblicitario made in Gucci, portando finalmente gli spot a un livello successivo. Tipo Nutella stage, per intederci.
Visto che Morgan e Bugo si sono presi tutto come un giovane trapper che decide di girare con una pochette LV, in che modo siamo tornati a parlare di Achille?
乁༼☯‿☯✿༽ㄏ
Vediamolo.
La guerra dei Sony
Nella giornata di ieri il nostro ha pubblicato un annuncio apparentemente come tanti altri.
È un onore per me dirvi che da oggi sarò il nuovo Chief Creative Officer di Elektra Records per l’Italia, etichetta internazionale che nella storia ha rappresentato Jim Morrison, i Doors, i Queen e altre leggende della musica internazionale.
Anche le mie attività discografiche confluiranno in questa etichetta grazie alla firma di un nuovo contratto discografico Elektra @warnermusicitaly tra i più importanti della storia della musica italiana degli ultimi anni.
Dio c’è.
E fino a qui nulla di strano: negli ultimi anni l’Italia ha deciso di “importare” diverse etichette che all’estero hanno una nomea e una storia, per aggiungere una nota di colore ai dettagli delle release degli artisti italiani: Island, Jiive, Atlantic, Epic sono tutte suddivisioni delle principali major italiane mutuate principalmente dagli States.
La storia recente di Elektra è abbastanza controversa, tanto da essersi guadagnata il nome di “Neglecta”, nomen omen.
Honestly, though, they should have taken the hint when an internal shakeup at Elekra Records, their doomed label, culminated in a change of name from “Elektra Records” to “Elektra Entertainment” (because we can’t have them thinking that we make, like, music and stuff. That’s just so eew!)
So famous for their failure to publicize their own acts that insiders referred to the label only as “Neglectra”–we are, after all, talking about the same label that kicked Tom Waits to the curb after he released the most widely praised LP of his career at the time, the incomparable Heartattack and Vine–the shake-up lead to the hiring of the hugely ambitious Sylvia Rhone, a woman known for her indifference to rock music who dumped the Boatmen along with several other bands on her way to Mowtown Records as Elektra faded into oblivion in a merger with Atlantic.
(da Culturespill.com)
Il polemicone arriva però da una nota informativa inviata direttamente da Sony, che in qualche modo smentisce quanto letto e visto finora.
Quindi: davvero Achille ha fatto un annuncio senza preoccuparsi di quella piccola formalità che noi chiamiamo contratti?
A seguito di questa nota, l’avvocato/manager di Achille ha rilasciato una dichiarazione, che non ho voglia di mettere come quote quindi metterò semplicemente tra virgolette: “Achille Lauro non ha alcun contratto diretto con Sony Music bensì era concesso in licenza dalla De Marinis s.r.l. Non essendo in artista in cast, era tenuto solo a licenziare dischi. È azzardato comunicare la titolarità della persona. La società, attraverso l'avvocato Andrea Pietrolucci e me, ha comunicato già da mesi a Sony Music che l'artista sarebbe andato in licenza ad altra discografica, prova ne è l'ampia corrispondenza intercorsa”.
Probabilmente questi intrighi da palazzo interessano pochissime persone e sono più affascinanti gli sbrocchi che non hanno a che vedere con la burocrazia, ma ci sono mille cose che mi sono rimbalzate per la testa, tanto che mi hanno fatto pensare e interrogare per ore. Poi ho pensato: ehi, hai una newsletter, annoia le persone che hanno deciso di darti fiducia. Ed eccoci qui.
Inizialmente la frase finale del “comunicato” di Achille lasciava presagire che l’accordo per la musica di Lauro in Warner fosse qualcosa per “il futuro”: da oggi sono direttore creativo, ma da domani sarò anche artista per loro. Ma qui non siamo in Serie A, Achille Lauro non è Stefan De Vrij, mentre Sony e Warner potrebbero benissimo essere Lazio e Inter che si giocano l’ingresso in Champions. Per cui fin da subito non mi è parsa una cosa mega carina - né molto furba, ma chi sono io per decidere quanto azzeccata è una strategia - comunicare le intenzioni per il futuro mentre non hai ancora finito di vivere il presente.
Tutto il mare magnum di dichiarazioni successive, però, hanno fatto sì che questa mia ipotesi iniziale si rivelasse errata. Calculli (l’avvocato manager di cui sopra), infatti, ci ha tenuto a specificare che: “l'artista ha affrontato Sanremo palesemente senza il supporto di Sony Music e, essendo nota la fine del rapporto con la stessa, ha ricevuto durante il periodo sanremese proposte da tutte le major di settore. Ove Sony Music ritenga di essere lesa nei suoi diritti potrà nel caso percorrere altre strade piuttosto che quelle giornalistiche, ma ciò non toglie che ufficialmente da oggi Achille Lauro è un artista Elektra Records / Warner Music Italy”. Quindi nonostante il “confluiranno” di Achille fosse al futuro, è sembrata chiara l’intenzione di rendere questo futuro quanto più prossimo possibile.
Ma com’è possibile? Le ultime release di Achille Lauro erano uscite in licenza per Epic, per De Marinis s.r.l. che aveva un accordo esclusivo di licenza con Sony Music Italia.
Nelle comunicazioni di questi giorni, però, De Marinis s.r.l. come società è sparita dalle dichiarazioni, sostituita in qualche modo da MK3. “Trovo somiglianze tra la nascita di questa etichetta e i miei primi passi nel settore discografico, quando, come i fondatori della Elektra Records, ho investito i miei pochi risparmi nella produzione dei miei album. Anche quella 'k' che nel nome è stata aggiunta per l'etichetta a quello del personaggio della mitologia greca, torna nella mia nuova agenzia MK3, il cui nome si ispira alle tre 'k' greche che indicano fulmini e saette (keravnoús kai keravnoús)” è una degli ultimi statement di Achille.
Come ha fatto Achille, dunque, a liberarsi da un accordo con Sony? Quella che segue è una teoria, probabilmente non lo ha fatto, questo lo si vedrà nel futuro, ma come sopra: questa è la mia newsletter e io a qualcuno quello che penso devo pur dirlo, no? Sembrerebbe, stando a come Calculli e Lauro hanno impostato la comunicazione, che l’accordo di Sony più che con Lauro fosse con la sua società, De Marinis s.r.l. appunto, che a sua volta aveva un accordo con Lauro (essendo la sua società, De Marinis è infatti il cognome dell’artista). Ma se la De Marinis s.r.l. non avesse un accordo di esclusiva con Lauro? Cioè: se Sony avesse l’accordo con la società di essere l’unica possibile licenziataria per x dischi prodotti dalla De Marinis s.r.l. ma Achille decidesse, da oggi, di produrre musica con MK3? Ecco che allora, probabilmente, potrebbe essere libero di uscire con Elektra Records anziché con Epic.
Effettivamente sul sito di MK3 che (cito) è un’agenzia di Music Management, di Booking ed un Generatore di Successi. MK3 mira a diventare un riferimento nel panorama della musica nazionale ed internazionale.
Un aggregatore di professionalità che dà vita ad una Factory Musicale per artisti consolidati e per giovani leve della musica italiana. Musica, Fashion, Immagine e Comunicazione, elementi perfettamente armonizzati tra loro, compongono il Core Business di MilanoK3 che riscrive così il lessico della produzione musicale.
Un approccio olistico e “sartoriale”, la cui mission è consentire a ciascun artista di raggiungere le vette più ambite, modernizzando e contestualizzando lo stile e la produzione musicale, senza snaturare o contraddire la propria essenza. MK3 scandisce il suo ritmo dinamico e futurista, attraverso un mix di attività strutturate per la crescita incessante dei suoi artisti, oltre a una cit di Paperon de’ Paperoni che parla di dischi d’oro e di platino, esiste una sezione artisti, tra i quali, oltre a Nick Cerioni (lo stylist che ha seguito Lauro a Sanremo) e Nahaze (la prima release italiana per Elektra Records, proprio con un featuring di Achille Lauro), compare proprio Achille Lauro, oltre ovviamente a Boss Doms e infine Gregorio Calculli, che avrete notato ha lo stesso cognome del manager/avvocato Calculli.
Che sia dunque MK3 la via di fuga da Sony di Lauro? Come dicono i saggi: chi vivrà vedrà…
G, 4L, SKRT
Essere G in Italia è un qualcosa di estremamente spinoso. In questi giorni a finire sul banco degli imputati è stato - stranamente - il nostro Achille. Davvero un figlio di magistrati può essere un real G?
In mezzo ci sono finiti Marracash, Gué Pequeno, la Dark Polo Gang, Noyz Narcos e chi più ne ha più ne metta. Non c’è molto da dire, la riflessione sull’essere G in Italia è davvero semplice: non siamo in America, questo è chiaro a tutti. Quindi: si può fare i gangster nel nostro paese?
La chiave giusta per leggere Achille Lauro è un articolo che scrisse Lorenzo De Vidovich su FOUR DOMINO qualche anno fa. Per quanto il claim fosse D’Inventato C’è Niente, e invece l’accusa dell’ultimo periodo sia proprio “Achille Lauro si è inventato tutto”, in quell’articolo si evinceva il problema della comprensione di Lauro nel nostro paese, che prima era stato per Gué e così via.
Se negli U.S.A. siamo abituati a gente che racconta la propria vita, nella maggior parte dei casi qui in Italia, chi ha saputo raccontare la strada lo ha fatto promuovendosi come cronista. È davvero difficile trovare - se si escludono climax à la “volevo prende 5 grammi ho preso 30 chili” o “ho avuto 30 motorini manco uno mio” - un riferimento in prima persona di Lauro nei suoi brani: per fare le storie si va “a casa di Sandro”, chi ti toglie il giacchetto sono “bambini”, gli stessi che “oh mio dio vere gang”. La forza di Achille è aver raccontato la periferia, non certo averla vissuta. In questi giorni è tornata a girare una cit di Marracash, che racchiude perfettamente questo discorso che estendere più di così sarebbe davvero noioso e ripetitivo, per cui vi incollo la cit (questa volta come quote) e poi la chiudiamo qui e ci vediamo la prossima volta:
Io non critico chi parla di strada, anche se avrebbe tutto
Perché può piacerti la pioggia, anche se c'hai il cappuccio
Ci sono quelli che quando piove prendono l'acqua
E quelli che passano asciutti tra una goccia e l'altra
(Il mondo dei grandi, Emis Killa ft. Marracash)
🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑🍑
Questo era un tentativo di fare un bel recappone sul personaggio del momento, vestendo i panni di Franca Leosini e ricostruendo con una bella lavagnetta il caso del giorno e dando una personale teoria su come possono essere andate le cose. Se vi è piaciuto/interessato potete condividere PAPER BOI con gli amici e rendermi ricco e famoso, grazie al magico potere del passaparola.
Vi ricordo che potete seguirmi su Instagram, rispondere a questa mail se volete muovere critiche, confrontarvi, dirmi che non ci ho capito un cazzo oppure scrivermi là in DM, rispondo come la migliore delle influencer. Ci vediamo alla prossima.