Ciao ragazzi, la quarantena mi sta rovinando, tutte quelle menate su produttività e simili stanno andando a farsi benedire, quindi questa newsletter sta uscendo un po’ a caso. Mi spiace. Ma al contempo Pietro Minto - l’autore della prima newsletter non marketing nella quale mi sia mai imbattuto - mi ha legittimato dicendomi “falla uscire quando ti va”. Facciamo che se va bene a lui va bene anche a voi? Per ringraziarlo della carica vi lascio qua il link alla sua newsletter, Link Molto Belli. Vabbè’, iniziamo.
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Come credo praticamente ognuno di voi, in questi giorni ho guardato Tiger King. Mi sono costretto, in un qualche modo, grazie anche alla FOMO che come al solito ha preso il sopravvento. Appena uscita avevo visto un video di un cucciolo di tigre che veniva tirato sotto una rete metallica e quella cosa mi aveva fatto così male - anche letteralmente, sentivo i graffi sul collo - che mi ero detto che non sarei stato pronto. Poi ho visto online una foto tra Shaq e Tiger Joe, ho tradotto male una sinossi dall’inglese capendo che ci sarebbe stato un omicidio finale, mi sono fatto comprare e il risultato è stato l’acuirsi degli sbalzi d’umore, con me che passavo dal “Awwwwww 😍” al “😩😩😩” senza soluzione di continuità mentre il mio cervello passava dal “finalmente del tempo per me” al “adesso esco, meglio il coronavirus che le piaghe da decubito”.
Non vi parlerò di quanto questa sia “la serie da vedere”, non ne sono neanche così sicuro, molte volte oltre alla normale empatia per un cucciolo di puma, mi faceva soffrire la tranquillità con cui si circuivano dei pazzi egotici solo per il proprio tornaconto personale, mi ha mandato fuori dai gangheri il primo regista che non ha mai realizzato un backup per il semplice fatto che neanche io l’ho mai fatto e infine ci ho messo tre puntate a capire che non c’erano due personaggi con le protesi alle gambe ma era sempre lo stesso che si era tagliato i baffi.
Quello che posso dirvi, però, è che Tiger King mi ha aiutato a capire una cosa: il motivo per cui non riesco proprio a digerire Post Malone. Be’, per il semplice fatto che potrebbe essere tranquillamente il quarto marito di Joe Exotic, se non addirittura il suo successore.
Il mondo dei redneck è un mondo che non conosco per nulla, mi affascinano altre sottoculture del mondo USA, ed è il motivo per cui, nonostante sia cascato anche io in White Iverson all’inizio, ad oggi ho cambiato 10 telefoni e 5 computer perché ogni volta che sento/vedo/leggo Post Malone la forza di gravità si fa più forte e tutto precipita sul pavimento.
Quindi visto che pretendo di avere sempre ragione, qui di seguito avrete le inconfutabili prove che dovete smettere di ascoltare Post Malone perché è letteralmente il proprietario di uno zoo. Grazie a Dio l’italiano è una lingua morta, nessuno si prenderà mai lo sbatti di tradurglielo.
Quella che segue è una serie confusa di prove, inequivocabili, che Post Malone sarebbe perfetto come Joe Exotic, probabilmente sono la stessa persona, probabilmente fanno affari assieme.
Un raro scatto di Joe Exotic e la sua prima tigre
Guardate quel sorriso, quello sguardo al contempo vuoto e malvagio. È lo sguardo di un uomo che sa che ciò che tiene tra le mani gli frutterà qualcosa come 5.000 dollari. Al giorno. Piccola curiosità: questa tigre appartiene (o apparteneva) davvero a Joe Exotic, la foto è stata scattata nel suo zoo nel 2018. Forse il loro primo contatto?
Joe Exotic e Doc Antle incontrano i federali
Non voglio snitch, nel gang, quando l’ho fatto pensavo ad altro
Joe Exotic capisce che anche le giraffe sono una deliziosa fonte di guadagno
Cosa ti stupisce così tanto, mio caro Post? Che persino un animale con due antenne al posto delle orecchie e così viziato da farsi diventare attraverso mutazioni genetiche il collo lungo X metri perché non poteva brucare l’erba, no, voleva quella foglia lassù così saporita, sia comunque più simpatica di te? Be’, no doubt.
Joe Exotic si ravvede e ok le giraffe, ma vuoi mettere quanto guadagni con un ghepardo?
“Ahah, Mike è incredibile sono il più grande stronzo del pianeta eppure questo animale ferocissimo non mi sta mangiando. Dai guardami Mike, Mike?! Non lasciarmi solo”.
Joe Exotic si fuma una sigaretta prima della sua udienza
Quei riccioletti. Quella zip GIGANTE. La maglia della salute come t-shirt. Che disgusto. @Donaldtrump se anziché dare la grazia a Joe vuoi commutare la pena in una pena ancora più grave ai danni di Post Malone, be’, chi sono io per non mostrarti il mio incondizionato supporto e appoggio?
Joe Exotic fa un sopralluogo per il suo nuovo zoo
Una volta ho pensato potesse essere una buona idea comprarsi dei pantaloni baggy camo, ad oggi sono sepolti in fondo all’armadio insieme a quella felpa con due zip e quelle scarpe che mi sembravano la fine del mondo - sì, tengo le scarpe nell’armadio, ma non stiamo parlando di me.
Tutto questo per dire: forse Joe Exotic si vestiva meglio.
Bonus track
:) Non ho nulla da aggiungere vostro onore :)
(che schifo i redneck).
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Avete letto la puntata forse più breve di PAPER BOI, ma ehi, non volevo tenervi una settimana senza nulla, questa similitudine mi stava mangiando il cervello e come ho probabilmente preannunciato sto lavorando a un progettino che vorrei uscisse mercoledì, spero di farcela ☺️.
Come sempre sono su Instagram e come sempre potete dire ai vostri amici “zio iscriviti a PAPER BOI, il tipo è un disperato, illudilo facendo salire di uno il counter degli iscritti alla sua newsletter”. Mi farebbe molto piacere.